Villaggio Italia, dall’acciaio al multiculturalismo

Si chiama Vite di quartiere l’evento che avrà luogo il 30 maggio a Terni. Una camminata nella storia del Quartiere Villaggio Italia è l’interessante evento realizzato dalla Società Cooperativa Sociale ACTL, in collaborazione con la Scuola Falcone-Borsellino  e che rientra all’interno del progetto D.E.E.P. (dialogo interculturale ed eventi di partecipazione attiva dei migranti), finanziato con fondi FAMI 2014 – 2020.

L’evento rientra tra le azioni di community involvement e si svolge in uno dei quartieri storici della primissima periferia ternana, situato nei pressi della basilica di San Valentino dove riposano le esequie del santo patrono della città.

Villaggio Italia è storicamente un tipico quartiere operaio ternano, sviluppatosi dopo la nascita delle acciaierie e dove hanno trovato casa gli operai del complesso siderurgico. Nel quartiere gli abitanti hanno riproposto tanto le dinamiche interne alla fabbrica, quanto quelle tipiche della vita di paese, da dove molti operai provenivano, e sono state proprio queste dinamiche di riconoscimento e mutualismo a dare una forte identità a Villaggio Italia, dove ancora resistono i piccoli negozi di generi alimentari e centrale è ancora la piazza per la vita in comune.

Pur avendo subito numerosi cambiamenti negli anni, sperimentando un rinnovo socio demografico, costante è rimasta nel tempo la capacità dei residenti “storici” di accogliere i nuovi venuti: prima gli immigrati nazionali, i nuovi operai delle acciaierie provenienti da ogni parta di Italia, portatori di “lingue”, dialetti, spesso sconosciuti e tradizioni diverse; ora i migranti: Villaggio Italia è infatti uno dei quartieri  di Terni più votato al multiculturalismo.

L’iniziativa  prevede un percorso a tappe, la storica trattoria “Lu Pilottu”, il murales “Promise’” dello street artist Giulio Vesprini, Piazza della Pace e il Bar dello Sport, (per citarne alcune), un percorso che è però più narrativo che storiografico/didattico: ogni partecipante è invitato a contribuire tramite il racconto della propria esperienza alla costruzione di una storia collettiva, privilegiando quindi il racconto delle storie personali, nella conoscenza reciproca tra vecchi e nuovi abitanti. Non a caso, sono previsti incontri con abitanti del quartiere e addirittura soste presso abitazioni private.

L’iniziativa rappresenta un’occasione di conoscenza, scambio e confronto, e per sviluppare preziose dinamiche di integrazione e multiculturalismo: non è un caso che come punto di partenza e di arrivo sia stata scelta la locale scuola “Falcone – Borsellino”, luogo privilegiato per lo scambio culturale, dove tra studenti nascono spontanei dinamiche multiculturali che guardano al futuro sempre più multiculturale di Terni.

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