SELMA tamat

Il progetto SELMA e l’irrigazione goccia a goccia in Tunisia

Il progetto SELMA – sostegno all’agricoltura locale, alla microimpresa e all’empowerment di donne e giovani in Tunisia nasce nel dicembre del 2019 nel Governatorato di Ben Arous. L’iniziativa mira a creare opportunità di formazione e crescita per le microimprese dell’area periurbana di Tunisi, creando un vero e proprio polo di diffusione del modello agro-ecologico sia nell’ambito della produzione che in quello del consumo. Il progetto è infatti finalizzato a favorire la promozione di imprese agro-ecologiche gestite principalmente da donne e giovani – partecipanti e beneficiari principali – generando un positivo impatto sui redditi della popolazione residente nelle aree rurali e un aumento della produzione alimentare sostenibile per i mercati locali.

In tal senso, è possibile far fronte a problematiche relative alla migrazione giovanile, all’insicurezza alimentare, alla precarietà delle produzioni agricole familiari, all’utilizzo incontrollato del suolo e delle acque e all’uso eccessivo di pesticidi così come alla vulnerabilità socio-economica delle donne. Pertanto, tra gli obiettivi principali del progetto SELMA rientrano la volontà di generare cambiamenti tangibili nei ruoli di genere, riconoscendo l’empowerment delle donne come elemento centrale, oltre che promuovere una crescente consapevolezza del legame tra produzione e salute nutrizionale e un rafforzamento delle capacità locali di pianificazione in risposta alle sfide globali.

Il progetto, finanziato da AICS – Agenzia Italiana per la Cooperazione allo sviluppo, è realizzato dall’ente capofila ARCS – Arci Culture Solidali in partenariato con TAMAT NGO, UNFT – Union Nationale de la Femme Tunisienne, CRDA – Commissariat Regional au Développement Agricole – di Ben Arous, FNVT – federazione nazionale delle municipalità tunisine, Legambiente, ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani sez. Toscana, ARCI Toscana e Le Nove.

Il 3 marzo 2021 è stata una data importante per il progetto SELMA in quanto è stata messa in funzione la rete di irrigazione goccia a goccia che copre due dei tredici ettari del terreno del Centro di Formazione di Chebedda e al contempo sono stati avviati i lavori di ristrutturazione degli edifici del Centro stesso. Quando tali opere saranno concluse, tra circa tre mesi, sarà possibile passare all’installazione delle attrezzature necessarie sia nelle sale di formazione sia per la trasformazione dei prodotti.

La squadra operativa del progetto, con la consulenza tecnica dell’organizzazione umbra TAMAT, ha avviato i processi di individuazione degli elementi commerciali necessari al fine di selezionare i prodotti principali a cui dedicarsi. Parte del terreno è infatti già stata seminata ad avena, orzo e favino. Inoltre, è in corso la pianificazione relativa all’istallazione di un impianto ad alimentazione solare e per il rinnovo delle attrezzature necessarie all’allevamento. Le nuove produzioni mirano, infatti, ad essere a tutti gli effetti agro-ecologiche, concentrandosi sulla qualità dei prodotti piuttosto che sulla quantità.

Tutte queste attività sono propedeutiche alle ulteriori fasi di formazione e sostegno alla microimpresa di donne e giovani previste nell’ambito del progetto. Infatti, le filiere di produzione che si stanno attualmente organizzando costituiranno la base delle attività di formazione per la diffusione di imprese agro-ecologiche nella regione e per la sensibilizzazione all’alimentazione sana, quali veri obiettivi del progetto.


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