Esci dall’ombra, la campagna regionale di comunicazione contro lo sfruttamento e la tratta degli essere umani

Tratta e sfruttamento degli esseri umani sono fenomeni presenti anche nella nostra regione.

Lo ha sottolineato l’assessore regionale alla Salute, alla Coesione sociale e al Welfare, Luca Barberini, in occasione dell’undicesima “Giornata europea contro la tratta degli esseri umani”, il 18 ottobre scorso.

Con il progetto “Free Life” (Fuori dal Rischio Emarginazione ed Esclusione – Liberi Insieme Favorendo l’Emersione), finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri-Dipartimento delle Pari Opportunità, la Regione Umbria si è impegnata nel contrasto di questa realtà, che interessa adulti e minori. Free Life ha l’obiettivo di assicurare alle vittime o a persone a forte rischio tratta e sfruttamento e a richiedenti e titolari di protezione internazionale, adeguate condizioni di vita, fornendo loro assistenza, vitto, alloggio e supporto nel difficile percorso di allentamento dallo sfruttamento. Arrivare a un protocollo d’intesa operativo per la definizione di un modello regionale contro tratta e sfruttamento di esseri umani e la costituzione di un pool regionale anti-tratta è un’altra importante finalità di questa iniziativa.

Il progetto coinvolge un’ampia rete di soggetti dai Comuni, l’Anci, le Prefetture e le Aziende sanitarie e ospedaliere delle due Provincie, agenzie formative – poiché prevede anche un percorso di formazione rivolto a diversi soggetti istituzionali e sociali – e Associazioni di categoria del mondo del lavoro.

Free Life si propone dunque di agire sia a livello politico, con l’istituzione di un Tavolo di Governance e l’Accordo attuativo anti-tratta, sia a livello più strettamente operativo, anche attraverso l’intervento capillare delle Unità di Strada e l’attivazione del Numero verde anti-tratta (800.290.290).

Target del progetto oltre richiedenti asilo e ai minori stranieri non accompagnati, spesso vittime del fenomeno, anche persone vittime di sfruttamento sessuale, di matrimoni forzati, accattonaggio ed economie illegali forzate.

In particolare verso queste ultime, l’opinione pubblica ignora il più delle volte l’esistenza delle grandi organizzazioni criminali per cui le vittime sono costrette a lavorare, condannando la singola persona. Pertanto, per sensibilizzare i cittadini su questo fenomeno, la Regione Umbria ha promosso la campagna di comunicazione Esci dall’ombra che utilizza anche gli strumenti del web e dei social media.

 

 

Nella campagna due donne e due uomini provenienti da diversi paesi, i cui volti sono divisi da un gioco di negativo-positivo, a rimarcare la differenza tra prima e dopo l’esperienza di una condizione di privazione morale e sfruttamento, e quattro termini associati che da negativi diventano positivi, a indicare il passaggio da una condizione inumana a una di inclusione sociale: InVisibile, InUmana, InDifeso, InEsistente. Promosso dunque un messaggio importante: uscire dall’ombra, denunciare e chiedere aiuto.

 

 

 


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