Sta per partire il Corso di perfezionamento e aggiornamento professionale MICSE dell’Università per Stranieri di Perugia, che si propone di formare, grazie ad una pluralità di approcci che vanno dal giuridico-legislativo a quello storico e sociologico, un massimo di 100 studenti che sappiano rispondere a questa crescente domanda di personale qualificato nella mediazione interculturale.
Chiunque abbia vissuto in un ambiente multiculturale si sarà sicuramente accorto delle difficoltà insite nella comunicazione con chi viene da un Paese diverso dal proprio. Difficoltà che non si limitano alla conoscenza della lingua, ma che si estendono anche al modo in cui ognuno di noi affronta la quotidianità e le circostanze particolari della vita: l’atteggiamento verso l’autorità (genitoriale o istituzionale che sia), il rapporto con il proprio corpo o il contatto fisico con altre persone, guardare o meno negli occhi chi ci sta parlando, sono piccole grandi realtà del comportamento individuale che cambiano a seconda della cultura che sentiamo come nostra, o meglio dell’ambiente in cui siamo vissuti e delle persone ci hanno educato nella nostra crescita.
Queste differenze, nella maggior parte dei casi trascurabili, diventano di grande importanza in tutti quei settori che hanno quotidianamente a che fare con la multiculturalità (si va dalle associazioni che si occupano di immigrazione alle istituzioni), e di importanza addirittura capitale quando si ha a che fare con individui vulnerabili, dei quali è necessario sentire la voce, ma anche riconoscere il “tra le righe” di quello che viene da loro raccontato.
Per tutti questi motivi è sempre più richiesta la figura del “mediatore culturale“: non un semplice traduttore, ma un professionista capace di operare come “ponte” tra due culture in virtù dell’approfondita conoscenza delle rispettive particolarità, specialmente in casi particolari quali l’interfacciarsi dello straniero con le istituzioni italiane, e di evitare gli equivoci tipici del dialogo tra individui con diverso bagaglio culturale.
Su questa consapevolezza si basa il Corso di perfezionamento e aggiornamento professionale MICSE dell’Università per Stranieri di Perugia, che si propone di formare, grazie ad una pluralità di approcci che vanno dal giuridico-legislativo a quello storico e sociologico, un massimo di 100 studenti per venire incontro a questa crescente domanda di personale qualificato nella mediazione interculturale.
Il corso (di 60 CFU, per un totale di 360 ore includendo il tirocinio formativo) inizierà il 30 marzo e durerà fino al 30 ottobre. Le iscrizioni sono già aperte, e si chiuderanno il 15 marzo.
La domanda di ammissione al Corso dovrà essere presentata esclusivamente attraverso la procedura on-line disponibile all’indirizzo: www.unistrapg.it/it/node/6777
Qui sotto potete trovare alcune informazioni riguardanti il corso, e cliccando potete fare il dowload del pdf completo. Per ulteriori dettagli visitare il link o contattare il Dipartimento di Scienze Umane e Sociali dell’Università per Stranieri di Perugia:
– Tel. +39 075 57 46 354 701
– E-mail: dipartimento@unistrapg.it
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.